lunedì 29 ottobre 2007

Politica buona scaccia moneta cattiva

Il costo della vita aumenta? Non è colpa dell'euro. A pensarla così il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Che, dopo anni di polemiche, condotte nel nostro Paese soprattutto (anzi esclusivamente) dalla destra, ha finalmente sfatato il mito negativo della moneta unica come responsabile dell'impoverimento dei cittadini. Per il presidente ben altre sono le ragioni del rincaro dei prezzi che rende difficile la vita a milioni di famiglie italiane. Ragioni che attengono tutte alla precaria struttura economica del Belpaese. Infatti, nota con molto buon senso il capo dello Stato, in molti altri Paesi dell'Unione europea l'introduzione dell'euro non ha portato ad alcun rincaro. Insomma, l'Italia non può scaricare altrove responsabilità e compiti che le spettano direttamente. L'euro comunque resta uno strumento necessario nel mondo di oggi ma non sufficiente. Senza un'azione politica forte, efficace ed efficiente, verso l'integrazione anche la moneta unica può rivelarsi elemento che perpetua vecchie diseguaglianze e ne produce sempre nuove. E senza una volontà politica - legittimata democraticamente - capace di indirizzare i processi economici si corre il rischio di deprimere l'istintivo sentimento comunitario che da sempre abita il cuore e la cultura del popolo italiano.

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