Avevamo ancora bisogno di Enzo Biagi. Forse ora più che mai. Ci mancherà il suo sguardo disincantato sulle cose e i personaggi del mondo, il suo descrivere leggero (eppure profondo) fenomeni epocali e debolezze degli uomini, piccoli fatti della quotidianità e immortali gesta dei popoli. Sempre cogliendo lo spirito dei tempi. Ci mancherà Enzo Biagi. E ci mancheranno i suoi racconti della nostra Italia sempre sospesa tra cinismo e solidarietà, in bilico tra paura e coraggio. L'Italia dei mille paesi e l'Italia delle metropoli, l'Italia della speranza e quella della memoria: ecco il Paese che raccontava Enzo attraverso la Rai o i giornali. L'Italia capace di grandi gesti come al tempo della Resistenza e quella ipocrita e machiavellesca delle stragi e della violenza politica. E poi l'Italia del danaro facile e della disinvoltura morale che lascia il passo a quella della mediocrità al potere e del conformismo imperante. Ci mancherà Enzo Biagi, cronista amico della verità, partigiano fedele alla libertà.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento