lunedì 26 novembre 2007

Essere uomini

E' morta, dopo una lunga malattia, la moglie dell'allenatore della Fiorentina, Cesare Prandelli. Il mister dei viola aveva abbandonato, tre anni fa, la Roma proprio per stare vicino alla sua amata Manuela, ricaduta nel male che l'aveva colpita nel 2000. Oggi è un giorno di lutto per il calcio. Il mondo del pallone, ma non solo, glielo deve. Non tanto perchè Cesare è una delle poche persone perbene che abitano quel mondo, quanto per il suo coraggio e la sua limpidezza morale. Dobbiamo ringraziarlo quest'uomo che ci ha dimostrato come sul campo e nella vita occorra avere sempre la forza di lottare e la capacità di continuare a credere e sperare, nonostante tutto. Ecco, l'esempio di mister Prandelli sta tutto nella consapevolezza di capire che le lusinghe del successo si fermano sull'uscio della dignità e del rispetto, innanzitutto per se stessi. E', questa, una qualità che non si mette sotto contratto, sia pure miliardario, perchè costituisce l'essenza stessa di quella cosa bella e dolorosa, difficile e appagante, che si chiama essere uomini.

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