giovedì 22 novembre 2007

L'insostenibile inciviltà dell'essere (leghista)

Qualche giorno fa era assurto agli onori della cronaca per aver emesso un'ordinanza con la quale si impediva la residenza nella sua cittadina a chi non possedeva un'abitazione "decente", un lavoro (forse anche questo decente, non si sa) e un reddito minimo. Oggi il sindaco del decreto anti-migranti è comunque finito sui giornali. Ma per un altro motivo: la magistratura vuole vederci chiaro in questa faccenda. E per intanto gli ha inviato un avviso di garanzia per il reato di "usurpazione di funzione pubblica". Detto in soldoni, il primo cittadino di Cittadella, nel Veneto, un leghista degno epigono di Gentilini e Calderoli, non può sostituirsi alla polizia. Non ancora. Per lo meno fino a quando non vincerà il razzismo (velato o meno che sia) e non verrà abrogata la Costituzione. Purtroppo per il sindaco-sceriffo qui da noi ancora resiste una parvenza di senso della solidarietà e dell'accoglienza. Quanto alla Carta, beh, ci hanno provato, i lumbard, a farla a pezzi, ma i cittadini italiani non hanno ascoltato le sirene di chi sotto le spoglie del nuovo e del nuovismo nascondeva la stessa idiosincrasia di sempre per il viver civile e democratico.

Nessun commento: